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Dieta Flexiatriana: ecco tutto quello che c’è da sapere.

Il termine “flexitariano” sempre più spesso si trova ad affiancare i più noti “vegetariano”, “vegano”, ecc… Ma che cosa significa esattamente? È semplicemente la traduzione del termine inglese flexitarian, composto dall’unione di due parole: flexible, cioè flessibile e vegetarian, vegetariano. Si tratta infatti di uno stile di dieta vegetariana “flessibile”, cioè che non elimina del tutto carne o alimenti di origine animale, ma ogni tanto li ammette.

Perché un successo così grande?

Potremmo definirla una tendenza alla libertà: questa scelta di alimentazione infatti non implica il seguire le regole del veganesimo o del vegetarianesimo in modo rigoroso, ma lascia la libertà, di tanto in tanto, di consumare alimenti di origine animale, pur restando prevalente la scelta plant-based.

Flexitarianesimo in 3 parole

FLESSIBILITÀ
Perché si predilige una dieta vegetariana o vegana includendo occasionalmente anche alimenti di origine animale
APERTURA
I flexiariani dimostrano interesse verso le nuove proposte di alimenti che il mercato offre, plant based e non solo
EQUILIBRIO
Seguire una dieta flexitariana significa avere uno stile alimentare equilibrato da un punto di vista nutrizionale, salutare e anche attento all’aspetto sostenibilità.

Una scelta sana e sostenibile

L’alimentazione flexiatriana ha dalla sua parte prove di salubrità e allo stesso tempo rappresenta anche un’ottima scelta di sostenibilità. Secondo il dietista statunitense Dawn Jackson Blatner, “padre” della dieta flexitariana, “chi segue un’alimentazione vegetariana vive in media 3,6 anni in più e pesa il 15 per cento in meno rispetto a chi mangia abitualmente carne”, spiega Blatner nel suo libro, The Flexitarian Diet. “questo però non significa che si debba rinunciare del tutto alle proteine animali. Con questo regime basta ridurne i quantitativi”.

Flexitariani in crescita costante

Perché questo tipo di dieta sta avendo un successo sempre crescente, in Italia e non solo? Prima di tutto facilita il passaggio da una dieta onnivora ad un regime alimentare che prevede di ridurre sensibilmente il consumo di carne o eliminarlo.

Come si fa la dieta flexitariana?

È importante ricordare che ogni regime alimentare va personalizzato secondo le specifiche esigenze di ogni singolo individuo, quindi quando si cambia dieta è sempre consigliabile farsi seguire da un esperto, a qualsiasi età. Generalmente la dieta flexitariana è composta da tre pasti principali e due spuntini, si prediligono alimenti di origine vegetale, ma di tanto in tanto si possono consumare anche quelli di origine animale.

Un esempio? Per uno spuntino flexi sano e sfizioso, si può unire ad una bella fetta di pane Vallé Naturalmente  e magari una golosa marmellata o crema alla nocciola. Perché, come dicevamo, la dieta flexitariana non esclude del tutto gli alimenti di origine animale come carne, salumi, latticini o pesce e per questo viene definita una dieta sana ed equilibrata, tant’è vero che può diventare uno stile nutrizionale adatto a tutta la famiglia.

Oppure, per preparare un tiramisù perfetto in ottica flexi, cioè caratterizzato da una minor presenza di alimenti di origine animale, si può utilizzare Vallé il Cremoso, per una crema leggera, soffice e vellutata. In questo caso, le uova saranno l’unico ingrediente non vegetale.

Menù flexitariano per tutta la famiglia

Adesso che conoscete lo stile flexitariano, a voi la scelta!