Torta di carote “365 dolci all’anno”

Ricordo ancora quando, a metà degli anni ottanta, appena tornata dall’Inghilterra ho fatto inorridire tutti raccontando che avevo mangiato la torta di carote, una cosa inconcepibile all’epoca in Italia. Ora, per fortuna, questa torta è un classico anche da noi, con tutto di guadagnato: è semplicemente deliziosa. Rispetto alla versione inglese, ricoperta di glassa di zucchero, e a quella americana, sepolta da una crema di formaggio, la mia si accontenta di una sobria spolverata di zucchero a velo, il che la rende adatta a ogni occasione: può essere mangiata a colazione e al pomeriggio col tè, oppure può fare da dessert se si serve tagliata a fettine e accompagnata da una pallina di gelato.

 

Da un'idea di
Esperti Vallé
Da un'idea di
Esperti Vallé

Ricordo ancora quando, a metà degli anni ottanta, appena tornata dall’Inghilterra ho fatto inorridire tutti raccontando che avevo mangiato la torta di carote, una cosa inconcepibile all’epoca in Italia. Ora, per fortuna, questa torta è un classico anche da noi, con tutto di guadagnato: è semplicemente deliziosa. Rispetto alla versione inglese, ricoperta di glassa di zucchero, e a quella americana, sepolta da una crema di formaggio, la mia si accontenta di una sobria spolverata di zucchero a velo, il che la rende adatta a ogni occasione: può essere mangiata a colazione e al pomeriggio col tè, oppure può fare da dessert se si serve tagliata a fettine e accompagnata da una pallina di gelato.

 

Cosa ci serve?

Dosi per 6 persone

100 gr di farina 00
50 gr di amido di mais
100 gr di mandorle
120 gr di zucchero
2 cucchiaini di lievito per dolci
200 gr di carote (circa 2-3)
125 gr di Vallé Omega 3
3 uova
1 limone

Minuti preparazione: 30 min

Minuti di cottura: 40 min

Vallé Omega 3

Lo sapevi?

  • Ricordo ancora quando, a metà degli anni ottanta, appena tornata dall’Inghilterra ho fatto inorridire tutti raccontando che avevo mangiato la torta di carote, una cosa inconcepibile all’epoca in Italia. Ora, per fortuna, questa torta è un classico anche da noi, con tutto di guadagnato: è semplicemente deliziosa. Rispetto alla versione inglese, ricoperta di glassa di zucchero, e a quella americana, sepolta da una crema di formaggio, la mia si accontenta di una sobria spolverata di zucchero a velo, il che la rende adatta a ogni occasione: può essere mangiata a colazione e al pomeriggio col tè, oppure può fare da dessert se si serve tagliata a fettine e accompagnata da una pallina di gelato.

     

PRIMA GLI

INGREDIENTI

...poi clicca sui numeri a lato per scorrere i passaggi della ricetta.

Senti qua!

E AL

NON PENSI?

Trova la ricetta giusta